la Madonna del Mare

La Madonna del Mare

La festa della Madonna di Porto Salvo è una festa religiosa celebrata l'ultima domenica di luglio a Catanzaro Lido. La Madonna di Portosalvo è la protettrice dei pescatori e dei caduti del mare ed è venerata nella chiesa omonima nel quartiere marinaro del comune di Catanzaro.

Alla processione via terra che si svolge l'ultimo sabato di luglio, durante la quale la statua della Madonna con il Gesù bambino in braccio viene trasportata dalla chiesa al porto per essere imbarcata, segue la domenica una caratteristica processione via mare, seguita da numerosi natanti, che percorre tutto il tratto costiero del comune di Catanzaro per circa 5 km. Una volta terminata la processione via mare, la Madonna di Portosalvo, viene portata a braccia percorrendo via terra parte del lungomare fin alla chiesa di partenza.

Durante i due giorni di festa l'intero quartiere è caratterizzato per l'allestimento di una grande fiera, spettacoli musicali e fuochi pirotecnici.

fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Festa_della_Madonna_di_Porto_Salvo

La Madonna di Porto Salvo è venerata in una chiesa situata nel cuore del quartiere marinaro di Catanzaro. La sua festa viene celebrata l’ultima domenica di luglio, preceduta da un solenne novenario.

Caratteristica e suggestiva è la processione a mare che vede una grande partecipazione di natanti.

Il 4 luglio 1987, l’immagine della Madonna è stata interamente rinnovata e rivestita con preziosi indumenti, offerti dalla generosità di tutti i devoti.

Le corone poste sul capo della Madonna e di Gesù Bambino portano la scritta: “Dono a devozione di D/a Elisa Marincola 1862”.

I festeggiamenti civili, invece, si caratterizzano per l'allestimento di una grande fiera, spettacoli musicali, e fuochi pirotecnici.

 

Cenni Storici

La devozione alla Madonna di Porto Salvo del quartiere Marina di Catanzaro ha origini molto remote che possiamo desumere o dalla tradizione orale o da alcune notizie storiche ricavate da manoscritti esistenti nella casa gentilizia del Cav. Giuseppe Raffaelli.

E’ da notare che alla fine del 1600 l’attuale quartiere era costituito da poche case sparse tra le campagne di proprietà delle famiglie Marincola, Pascarelli, Ferrari, De Paola e de Cumis.

Antonio Arceri in data 22 agosto 1874 manda un pro-memoria al cugino Domenico Marincola Pistoia dal quale riportiamo le parti riguardanti il culto alla Madonna di Porto Salvo:

<<Pare doversi ritenere che nella località in parola, altre fabbriche non esistessero verso il 1700, se non la cennata Torre di Guardia nello stabile Pascarelli, vicino la ripetuta strada “lo Stretto” scendendo da Catanzaro, e da mano dritta, quasi di rimpetto la Torre, una piccola Cappella dedicata alla Vergine SS/ma sotto il titolo di Santa Maria di Porto Salvo. Titolo tuttora  conservato dalla Economia Curata della Marina; cappella eletta in beneficio, e di jus patronato pria della famiglia De Paola, proprietaria in tempo assai anteriore al 1700, del fondo Virghello, e quindi della famiglia De Cumis. A fianco della detta cappella vi era pure in quell’epoca un casolare, e naturalmente dentro i detti due fondi di Marincola a ponente dello Stretto e di Ferrari a levante, dovevano trovarsi delle case coloniche e rurali, ma niuna altra fabbrica.

Il Vescovo di Catanzaro, cioè Monsignor Rossi, poco dopo l’epoca sopradetta, visto che in quella località già vi abitavano diverse famiglie e si erano fabbricate delle casine , anch’egli una ne volle avere per villeggiarvi, e fece innalzare a questo scopo la Chiesetta o Cappella, della quale sopra si è parlato o, quale Casina legò con testamento alla famiglia De Cumis, aggregandola al Beneficio di Santa Maria di Porto Salvo , ed è quella che attualmente possiede D. Domenico De Cumis. Quest’ultima famiglia De Cumis dal canto suo, vendé alle famiglie Prota e Petrosino il Casolare di cui dietro si è parlato, ch’era a fianco della Cappella.

E’ da sapersi che, nei tempi in cui fu installata in Calabria la Cassa Sacra a causa dell’infausto avvenimento dei tremuoti del 1783, della quale fu capo il Marchese di Fuscaldo,  la popolazione della Marina era abbastanza aumentata , per quanto di sopra si è accennato e la sola chiesetta per gli abitanti era quella di santa Maria di Porto Salvo, beneficiale dei Signori De Cumis, per cui tutti quelli che vi morivano, nella stessa venivano seppelliti.

Forse nel 1794 il Cappellano De Cumis di quell’epoca, mal sopportando che i cadaveri si seppellissero sotto la casina in cui spesso  abitava la sua famiglia, produsse reclamo presso la Giunta della Cassa Sacra, esponendo non essere giusto e non potersi più permettere che tutti coloro che morivano in quella località, seppelir si dovessero nella sua privata chiesa, ed essendo stato accolto il detto reclamo, la Giunta col denaro della Cassa Sacra, quasi al limite fra i due fondi Virghello e Pistoia, ma dentro il primo , fece costruire l’attuale chiesetta per farvisi le Sacre Funzioni, e per seppellirsii i defunti.

Poco dopo, il Vescovo del tempo la fece aprire al culto, sotto lo stesso titolo di Santa Maria di Porto Salvo, istituendo una Economia Curata, della quale dispose pure dover dipendere molti luoghi campestri, avendone estesa la giurisdizione fino al fiume Alli, termine del territorio di Catanzaro, da quella parte…>>.

Fin qui il manoscritto.

 

Da quanto ci risulta possiamo attestare che la Madonna di Porto Salvo  è stata ed è venerata nella Marina di Catanzaro con sincera devozione, specialmente dai pescatori, un tempo assai numerosi nella zona, e delle loro famiglie.

Molti sono gli attestati di grazie che la Vergine SS/ma ha elargito ai lavoratori del mare ed a tutto il popolo di Catanzaro. Sono degni di menzione due episodi veramente straordinari.

Il 3 settembre 1966, due  cuginetti, Roberto e Alessio, partono su di un canotto dal lido di Copanello prendendo il largo e per tutta la notte vagano in alto mare in balia delle onde. Vengono mobilitate tutte le Forze marittime militari, che malgrado tutti gli sforzi non avvistano il canotto. I ragazzi pregano la Madonna ed al mattino giungono sani e salvi sul nostro lido: la Madonna li aveva esauditi e salvati. Ultima in ordine di tempo, la tromba d’aria che si è abbattuta su Catanzaro Lido  la sera del 29 ottobre 1979, lasciando al suo passaggio danni alle abitazioni, ma non ha leso minimamente glia abitanti della zona.

fonte: http://www.comunecatanzaro.it/?q=node/1489

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